VERSO UNA NUOVA SCIENZA DEL WEB
Una parte importante della scienza sta sviluppando i suoi strumenti per allargare la partecipazione ai suoi processi e per sfruttare al meglio le potenzialità di Internet. C’è chi la chiama già Scienza 2.0. Crescono le comunità, aumenta la consapevolezze della forma aperta, orizzontale e gratuita per l’innovazione e la conoscenza.
- Nel campo della pubblicazione e della discussione dei risultati delle ricerche scientifiche, l’esempio più interessante di applicazione alla scienza del web 2.0 si chiamo PLoS One, una rivista online appartenente alla famiglia di Public Library of Science. Qui la comunità scientifica online valuta l’interesse, l’originalità e l’importanza di una ricerca. Gli scienziati accreditati possono commentare, correggere e discutere il lavoro dei colleghi; gli autori stessi possono modificare i loro lavori seguendo i consigli e le critiche del popolo della rete.
- La rivista Nature sta sfruttando le risorse del web collaborativo con il suo sito naturepreceding in cui i ricercatori possono pre-pubblicare le loro ricerche prima di proporle ad una rivista, in modo da ricevere critiche e consigli dai colleghi sparsi per la rete.
- Un servizio di social tagging è fornito da Connotea, per etichettare e condividere i link agli articoli scientifici preferiti.
- La collaborazione si fa scienza nella nuova enciclopedia della vita, Enciclopedia of Life (eol) fondata dal famoso evoluzionista E. O. Wilson, professore di Entomologia all’Università di Harvard. La versione beta dell’Enciclopedia è già online per stimolare i ricercatori di tutto il mondo a contribuire alla stesura delle sue voci, una per ogni specie vivente sulla Terra.
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